Il Viaggio Luminoso Cent’anni di Tonino Guerra
Tonino Guerra disegnando con i suoi pastelli era solito ripetere che noi siamo abituati all’abbinamento di certi colori: il marrone con il giallo, il bianco con il nero e così via. Erano abbinamenti scontati perché – sosteneva Tonino – ogni colore è abbinabile a un altro colore. Si trattava in realtà di una metafora per sostenere che la poesia non sta solo dentro la formula usuale dei versi scritti e che il solo modo efficace per capire la poesia è quella della contaminazione. Da questa ‘formula’ suggerita da Tonino nasce l’idea di dar vita a un premio «alla» poesia. Che è cosa ben diversa da un Premio «di» poesia. Un riconoscimento di questo genere non può non partire dalla figura di Tonino Guerra, il quale ha sempre avvertito e valorizzato il portato poetico di ogni gesto, anche il più umile e quotidiano.
Tonino certamente scriveva poesie in versi ma riempiva di poesia in ogni oggetto che concepiva nella sua multiforme attività: dalla attività di pittura (i pastelli), agli oggetti d’uso quotidiano, alla natura o ai mobili. Una multiforme attività, fatta direttamente o ispirata, che riusciva a coniugare gusto, poesia e trasporto. Al punto che il Premio potrebbe intitolarsi «Alla bellezza».
Che cosa significa simile premio? Significa innanzitutto non cercare la Poesia nella perfezione tecnica raggiunta dalle opere candidate in distinte categorie artistiche, ma nella forma di “attenzione” che l’autore dell’oggetto artistico, cioè dell’opera (una poesia, un testo musicale, un film, un balletto, un manufatto di alto artigianato ecc.), ha saputo esercitare sul mondo. La commissione assegnerà il premio alla capacità di “sguardo” che un’opera sa presentare al lettore o spettatore, stimolando la sua percezione della realtà, trasformandola, e accrescendo la sua sensibilità nei confronti della bellezza.
Il premio assegnato non mira tanto ad esaltare la figura dell’autore, collocandolo in un canone che magari lascia il tempo che trova, quanto la bellezza di un’opera come se questa appartenesse, indipendentemente dalle caratteristiche tecniche che la classificano entro un genere artistico, a tutta la comunità, che ne condivide il mistero e il segreto. Così concepito il Premio va oltre le sei arti tradizionali (sette con il cinema) per abbracciare settori più vasti del sapere e della poesia.