Momenti del Podcast

00:04 Introduzione

Lora racconta la Casa dei Mandorli parte III


Piccoli viaggi intorno alla casa, quotidiani.
Poi scoperte lungo la valle del Marecchia, che era diventata “l’acqua della mia vita”, come diceva Tonino.

Tanti gli incontri magici, che hanno riempito la fantasia di Tonino a Pennabilli. Lui ha cantato questo luogo, questa valle, creando poemi che, secondo me, sono all’apice della sua attività poetica.

Prima di tutto Il miele, del quale Tonino una volta ha detto “Forse, forse, ho fatto qualcosa, e posso morire tranquillo perchè ho scritto Il miele”.

Il miele lo ha finito qui a Pennabilli, cominciandolo a Roma e poi a Santarcangelo per poi terminarlo a Pennabilli. Poi è nato L’orto di Liseo, bellissimo poema che racconta gli incontri con Liseo, che viveva a Ranco. Io amo tantissimo il profilo del Conte di Carpegna, una cosa talmente poetica che penso che Kurosawa avrebbe potuto farci un film, un film giapponese in un certo senso. Poi Il capanno,un altro poema. Poi Musica e neve. Straordinario incanto che racconta anche questa casa dove si è ritirato il protagonista, e poi altri poemi.

La casa dunque era viva, sin dal primo momento. E adesso questi ricordi vivono sui muri della casa che è diventata casa Museo, Casa della memoria per l’Associazione nazionale e Casa delle persone illustri della regione Emilia Romagna.