Momenti del Podcast

00:04 Introduzione

Lora racconta la Casa dei Mandorli parte II


La casa di Pennabilli è diventato un luogo frequentato da tutti. Piano piano.
Tonino, venendo qui, ha detto: “Se avete bisogno di me, io sono qui, a vostra disposizione”.

Una volta arrivato qui poi, nacquero le amicizie con Gigi, con Cino, con gli abitanti di Pennabilli che lo venivano a trovare e così è nata l’idea dell’Orto dei frutti dimenticati, è nata l’idea dei Luoghi dell’anima, che fanno parte della casa e del museo di Tonino.
Cioè si è creata una piccola magia, per me grandissima.
L’artista ha richiamato il mondo a Pennabilli, e non solo il mondo del grande cinema italiano.
il cinema ha seguito Tonino, qui sono stati girati film con la sua sceneggiatura (ad es. Burro, Il frullo del passero e tanti altri piccoli e grandi film).

Tutti venivano a Pennabilli.

Una volta Fellini ha detto a Tonino: “Fammi vedere questo buco dove tu hai comprato la casa!”

Tornando, Federico rifletteva e parlando con Tonino disse: “Questo è il motivo per cui hai lasciato Roma. Tonino tu non ti sei accorto che noi continuiamo a fare aeroplani e gli aeroporti non ci sono più?”

Fellini intendeva che il grande cinema italiano del neorealismo e post neorealismo, dove il pensiero di Tonino, per citare un critico cinematografico, come un filo rosso ha attraversato il cinema italiano con le sue invenzioni e la sua presenza in più di 120 sceneggiature, si stava spegnendo. Tonino non voleva essere presente.

E’ arrivato vuoto, prima a Santarcangelo dove ha cominciato a fare dei cambiamenti. E poi a Pennabilli. Ma non era un ritiro spirituale, era la vita attiva. E Pennabilli ha fatto tornare Tonino alla Poesia.