Momenti del Podcast

00:04 Introduzione

Tonino e Lora - di Rita Giannini

Nella Casa dei mandorli ci accoglie Lora Guerra. È la moglie del poeta che, come ha sempre sostenuto, gli ha portato in dote un continente, la Russia, divenuta la sua seconda patria. La moscovita Eleonora, da tutti chiamata Lora, per Tonino è Lòrichka, utilizzando la forma vezzeggiativa con cui in Russia ci si rivolge teneramente alle persone amate, così come per Lora Tonino è Tònichka. Il poeta l’ha conosciuta nel 1975 a Mosca durante il Festival cinematografico Internazionale (il MIFF). E nel 1977, proprio a Mosca si sono uniti in matrimonio. Testimoni: Michelangelo Antonioni per lui, Andrej Tarkovskij per lei. Per entrambi si è trattato di seconde nozze, lui dopo la separazione dalla prima moglie e lei dopo la morte del primo marito. E allo stesso modo entrambi hanno acquisito una seconda patria, Guerra la Russia, Lora l’Italia.
Eleonora Kreindlina, laureata in filosofia, lavorava alla Mosfilm come segretaria di produzione. Colta, intelligente, preparata, professionale, col dono innato di saper comprendere e utilizzare a sua volta le parole della poesia. Nella sua città e non solo era, così come lo è oggi, in relazione con i più grandi registi e artisti del suo paese e del suo tempo. Giovane e bellissima, coi suoi grandi occhi, color del cielo limpido come nei giorni più tersi, cattura e inghiotte lo sguardo di Guerra che apprezza da subito anche la sua fulgida perspicacia e l’energica intraprendenza.
Accade anche oggi per chi ha la fortuna di trovarsela davanti. Nello stesso tempo arriva la sua dolcezza di gesti e di parole. Parole che in russo corrono veloci e limpide mentre se le proferisce in italiano appaiono più misurate, soppesate, ma di gran lunga capaci di esprimere insieme leggerezza poetica e profondità di sentimenti.
Tonino Guerra era solito affermare che nessuno sapeva tradurre in modo così giusto dall’italiano al russo come sa fare Lora.
Nella vita di tutti i giorni la sua eleganza innata e la capacità di apprezzare la bellezza la condivideva in pieno col marito.
Nelle piccole cose quotidiane ad esempio si affidava a lei quando doveva scegliere un capo di abbigliamento, sapeva che sarebbe sempre stato adatto alle situazioni e in piena sintonia col suo sentire, senza mai prevaricarne i gusti.
Tonino dal canto suo, e lo faceva con una commovente dolcezza, soprattutto negli ultimi tempi, ricordava a Lora che secondo lui, lei vestiva in modo sbagliato, ma in quel modo c’era il suo stile e tutta se stessa, proprio quella che lui amava. E il riferimento era agli ampi e policromi abiti dalle fogge russe e orientaleggianti.
Entrambi, nati sotto il segno dei pesci, non mancano di determinazione e di volontà, nulla li ferma. Quindi, pur vivendo sempre l’uno accanto all’altra in un’intesa totale, gli scontri di coppia non mancavano. I gatti erano uno dei motivi di litigio al punto che il poeta arrivò a scrivere dei pizzini (parafrasando quelli dei capimafia) per scongiurare Lora a rinunciare a qualche felino, visto la crescita esponenziale del loro numero, dai 50 ai 60 forse più, oggi molti di meno.
Anche sul cibo c’erano divergenze ma venivano presto superate, ognuno trovava il modo di averla vinta e arrivava la riappacificazione. Spesso la casa si riempiva di voci russe e quando erano tante il poeta sbottava, ma bastava un “Tònichka, lo sai”, e poi proseguiva in russo, ed ecco che tornava il sereno.

Quell’essere di Lora sempre propositiva, era uno stimolo non da poco. Lei, carica di proposte, sapeva scuoterlo e interessarlo, facendo leva sulla curiosità del marito sempre desideroso di provare stupore.
Lora gli ha dedicato la sua esistenza e non è facile stare accanto a un poeta, ma lei non ho dato a vedere, lo ha sostenuto ogni momento e per lui ha fatto anche l’impossibile, lei ne è capace! E lo sta facendo anche oggi.
Grazie Lora per esserci stata con Tonino e ora con noi!